Oggi ti voglio far conoscere un ‘antico pane quaresimale appartenete alla cultura maltese, il Qaghaq tal Appostli (il pane degli Apostoli).
“Il pane profuma di bontà e generosità, ma profuma anche di storia e storie, antichi racconti che ci affascinano “. ( Maria Teresa Cutrone)
L’origine del Qaghaq tal Appostli
Molti pani hanno alle loro “spalle” una storia intrinseca, altri sono loro stessi la storia, divenendo il simbolo di quella spiritualità tipica del cristianesimo, durante la celebrazione della festività, tra questi vi è il Qaghaq tal Appostli.
La sua origine è incerta, un po’ come tutti i pani antichi. Malta, è stata il simbolo di molte dominazioni, come i greci, armeni e i cristiani libanesi. Proprio quest’ultimi, si pensa che siano stati a tramandare la ricetta. Il suo nome, Qaghaq tal Appostli (il pane degli apostoli), sembra che derivi da un’antica usanza legata agli apostoli cristiani. Il giovedì Santo gli apostoli effettuavano il servizio ecclesiastico, ed alla fine veniva loro regalata una di queste ciambelle.
Il pane apostolico maltese
Sembra che in passato la forma di questo pane quaresimale era quella di un pane intrecciato, ricco di miele, con semi di cumino, uvetta e canditi. Oggi quello che riusciamo a trovare per le vie maltesi durante la quaresima, è proprio questa versione, sicuramente semplice ma ricca di spiritualità.
Il pane degli apostoli, è un pane bianco dalla forma circolare morbido dentro e croccante fuori, con la superficie ricoperta semi di sesami e mandorle. Proprio le mandorle sono l’elemento simbolo di questo pane pasquale, e sulla loro presenza vi sono vari racconti.
Si racconta che in origine venivano poste sopra il pane dodici mandorle, simbolo dei dodici apostoli di Gesù. Oggi invece si usa mettere solo sei o otto mandorle, e si dice che siano il simbolo dell’ impronta delle dita del Signore.
Con dodici o otto mandorle, oggi il Qaghaq tal Appostli viene venduto principalmente davanti alle chiese, il giovedì e il venerdì santo, per essere poi acquistato dai fedeli alla conclusione della santa messa, e gustato in famiglia con formaggio e prosciutto prettamente locali.
La sua preparazione è veramente semplice, richiede qualche step durante la lievitazione per effettuare un giro di pieghe. Ma come ogni preparazione fatta con amore, il risultato finale paga sempre.
Ecco qualche altra ricetta da preparare per la tua pasqua
Qaghaq tal Apposti
Ingredienti
Lievitino
- 3 g di Lievito di Birra Secco
- 50 g di Farina 0
- 50 g di Acqua
- 3 g di Zucchero Semolato
2° Impasto
- 200 g di Farina Manitoba
- 90 g di Acqua a temperatura
- 5 g di Sale
- 15 g di Olio d'Oliva
Per Rifinire
- q.b. Semi di Sesamo
- q.b. Acqua o un tuorlo
- 12 Mandorle
Istruzioni
Lievitino
- Versa gli ingredienti del lievitino nella ciotola della planetaria, lievito, zucchero, farina e acqua. Amalgama bene il tutto con l'aiuto di una forchetta, copri con un panno umido per circa 30 minuti, o finché il lievito non si è attivato.
2° Impasto
- Aggiunti gli ingredienti rimasti al lievito attivo, lavora bene tutti gli ingredienti con il gancio ad uncino per circa 10 minuti, fino ad ottenere un composto morbido e compatto. (se dovesse servire aggiungi qualche altra goccia di acqua). Versa l'impasto su un piano leggermente infarinato, fai un giro di pieghe, pirla e fai riposare il panetto in una ciotola leggermente unta di olio e coperta con pellicola per un 'ora lontano da correnti d'aria. Possibilmente nel forno con la luce accesa.
- Dopo un'ora , prendi l'impasto fai un' altro giro di pieghe e rimetti a lievitare per un'altra ora.
- Trascorso il tempo, stendi l'impasto formando un rotolo e unisci le due punte per bene creando la forma della ciambella. Posizionala su una teglia ricoperta con carta forno.
- Spennella la superficie con l'acqua ( o se preferisci con un tuorlo sbattuto) posiziona le 12 mandorle e ricopri la superficie con i semi di sesamo. Lascia lievitare per altri trenta minuti.
- Intanto accendi il forno a 200°. Trascorso il tempo informa per circa 15 minuti. Abbassa la temperatura a 180° e continua per altri 20 minuti. Sforna e fai raffreddare.
Complimenti per il sito. Sorpreso di aver trovato la ricetta della tradizionale Qagħqa tal-Appostli. Vorrei precisare che la forma del pane intrecciato, ricco di miele, con semi di cumino, uvetta e canditi, si usa ancora il Giovedì Santo. Il Venerdì Santo si usa la versione salata e più sobria per il digiuno. Si usa ancora donare questo pane ai dodici ministranti dopo la lavanda dei piedi nella messa del Giovedì Santo.
Grazie mille per le delucidazioni, ho avuto il piacere di vivere due anni a Malta e di provare questo pane nella sua forma più semplice. Penso che le tradizioni, soprattutto quelle culinarie raccontano molto di un popolo, ed è bello poterle conoscere e farle conoscere. Approfondirò la ricetta del pane al miele e semi cumino e se riuscirò a trovarla sarò felice di riproporla nel mio blog. Grazie mille