La celebrazione della Pasqua in Portogallo è tra le festività cristiane più sentite e seguite. Non solo nel rispettare le proprie tradizioni cristiane, ma anche le proprie tradizioni culturali gastronomiche.
Tra quest’ultime vi è la preparazione e il consumo del Folar de pascoa, un pane pasquale che a seconda della città portoghese dove ci si trova, si può degustare sia la versione dolce che salata.
Folar doce de pascoa
Il folar doce de pascoa , il pane dolce di Pasqua che qualcuno chiama anche la torta dolce di pasqua, viene preparato tradizionalmente della parte meridionale del Portogallo. Lo si può trovare decorato con uova sode o senza, ed una volta veniva donato dalle madrine/padrini ai propri figliocci la domenica di Pasqua.
Si tratta di una pagnotta dolce aromatizzata con cannella, semi di finocchi e scorza di agrumi, decorata in superficie con un uovo sodo o più, fermati da due strisce di pasta che formano una croce.
Gli elementi decorativi non sono del tutto casuali, l’uovo è simbolo di rinascita, di riconciliazione e di amicizia ma anche di fertilità. La croce, simbolo del cristianesimo, rappresenta invece la crocifissione di Cristo.
La leggenda del Folar doce de pascoa Portoghese
Dietro a questa dolce pagnotta, si cela un’antica leggenda fatta di intrecci amori e fede. Si racconta che in un villaggio, una giovane ragazza di nome Mariana, molto devota a Santa Caterina, chiese alla Santa il suo aiuto per trovare marito.
Ecco che gli si presentarono due pretendenti, un giovane nobile e un contadino. Non sapendo chi scegliere tra i due, la giovane Mariana, chiese di nuovo aiuto alla Santa recitando una preghiera, che sembra facesse così:
“Mia roccia triturata
, Mio piccolo fuso da riempire,
Mia suocera sepolta,
Mio marito non ancora nato.
Mia Santa Catarina,
Con devozione e affetto
prenditi mia madrina,
portami un piccolo marito”.
(La mia roccia a pezzi, La mia piccola miccia da riempire, Mia suocera sepolta, Mio marito non ancora nato. Mia Santa Catarina, Con devozione e affetto Ti porto mia madrina, Trovami un marito.)
Durante la preghiera si presentò Amaro, il contadino, che disse all’amata che era arrivato il momento di fare la sua scelta, e che le dava tempo fino alla domenica delle Palme. Qualche ora più tardi si presento anche nobile, con la stessa richiesta. A peggiorare la situazione si aggiunse la vicina di casa, che informò la giovane che i due pretendenti, che si erano incontrati per strada, si erano sfidati a morte.
La giovane Mariana, presa dallo sconforto e dalla paura che uno dei due giovani potesse morire a causa sua, chiese di nuovo aiuto alla Santa. Fu in quel momento di preghiera che la ragazza grido il nome di Amaro, scegliendolo come suo futuro sposo.
La vigilia della domenica delle Palme, Mariana venne a saper che il giovane nobile, che non si era rassegnato alla sua scelta, voleva presentarsi al matrimonio per affrontare il contadino. Impaurita dell’imminente tragedia, chiese di nuovo aiuta alla Santa, che secondo la leggenda le sorrise per tranquillizzarla.
Quella domenica Mariana portò dei fiori all’altare della Santa e rientrando in casa, trovò sul tavolo gli stessi fiori che aveva poco prima sistemato nell’altare, con al centro una torta con uova intere. Pensando che fosse stato Amaro, chiese a lui, che in realtà aveva ricevuto lo stesso dono. Allora andarono dal giovane nobile, pensando che fosse stato lui, ma anche lui aveva ricevuto lo stesso dono. Fu allora, che Mariana capì che invece fu un regalo di Santa Caterina come segno di riconciliazione e amicizia tra i tre ragazzi.
Il folar doce de pascoa e le sue varianti
In Portogallo varianti di folar ve ne sono tante, dalle versioni dolci a quelle salate, ogni citta ha la sua variante. Ma in realtà la sua diffusione sembra dividersi più in zone.
Ad esempio nelle città situate al centro del Portogallo, è molto più diffusa una versione dolce del folar molto simile ad una torta asciutta, realizzata con farina di frumento, uova, latte olio evo, burro, zucchero, lievito e aromatizzata con del brandy, semi di finocchio e cannella. In superficie decorata con uova sode e intrecci di pasta
Al sud del Portogallo, ritroviamo un’altra versione del folar dolce, aromatizzata con cannella ed erbe aromatiche come finocchio o anice. La particolarità di questa versione del folar dolce, è la sua forma. Spesso viene realizzato con le tradizionali forme pasquali, come l’agnello, il pulcino o colomba. Ad Algarve invece si prepara il folar de Olhão, un pane dolce arrotolato, farcito con zucchero e cannella e decorato con glassa.
Al nord del Portogallo, si predilige principalmente il folar salato, ripieno di qualsiasi tipo di carne, come salsicce, prosciutto, pollo, coniglio o vitello, e sono solitamente le prime pietanze che vengono servite durante il pranzo pasquale. A Chaves, nella parte orientale nord del Portogallo, è molto diffuso il folar de Chaves, un pane pasquale farcito con chorizo, una carne affumicata, e prosciutto.
Pasqua nel mondo e AIFB
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Folar doce de Pascoa
Ingredienti
- 250 g di Farina 0 Manitoba + extra per la superficie
- 3 g cannella in polvere
- 1,5 g di semi di finocchio o semi di finocchio in polvere
- Scorza di un limone o arancia
- 60 g di zucchero semolato io ho usato quello di canna
- 30 g di burro ammorbidito
- 1 Uovo + 1 tuorlo a temperatura ambiente
- 4 g di lievito di birra secco
- 100 ml di latte leggermente caldo
Per rifinire il folar
- 1 uovo sodo
- 1 tuorlo d'uovo + 1 cucchiaio di latte, sbattuto per spennellare
- q.b gelatina, marmellata a piacere o miele da spennellare alla fine
Istruzioni
- Versa nella ciotola dell'impastatrice la farina setacciata, la cannella, i semi di finocchio, la scorza di limone, lo zucchero, il burro tagliato a cubetti, l'uovo e il tuorlo, il lievito e il latte.
- Aziona l'impastatrice con il gancio a foglia, quando gli ingredienti si saranno amalgamati, sostituisci il gancio con quello a spirale ed aziona la macchina a livello 2/10 e lascia lavorare per circa 10 minuti. Aumenta la macchina portandolo a livello 4/10 e lascia lavorare per altri 3 minuti.
- L'impasto risulterà compatto ma molto morbido, versalo su un piano leggermente infarinato, ricopri la superficie dell'impasto con un' altro po' di farina e lavora il tutto per altri due minuti effettuando delle pieghe all'impasto e pirlandolo. Ora l'impasto avrà preso ancora più consistenza, ma assorbendo la farina tenderà ad attaccarsi ancora alle mani, non fa niente
- Ora l'impasto avrà preso ancora più consistenza, ma assorbendo la farina tenderà ad attaccarsi ancora alle mani, non fa niente, versalo in una ciotola leggermente sporca di farina, copri con pellicola e lascia lievitare in un luogo caldo per circa un'ora e trenta, o comunque fino al raddoppio.
- Questo è il momento per cuocere l'uovo sodo che andrà a decorare il folar.
- Dopo la lievitazione, preleva un po' d'impasto, giusto il necessario per formare sue strisce che terranno l' uovo, e ridona una forma rotonda alla pagnotta più grande.
- Disponi l'impasto su una teglia ricoperta con carta forno, posiziona l'uovo sodo al centro pressandolo leggermente all'impasto e fermalo con le strie d'impasto formando una croce. Lascia riposare il folar per altri 30 minuti ricoperto con una tovaglietta, in un luogo caldo.
- Dieci minuti prima che scada il tempo della seconda lievitazione, accendi il forno a 180°C.
- Spennella la superficie del folar con il tuorlo d'uovo leggermente sbattuto con un cucchiaio di latte, ed inforna per 30/35 minuti.
- Se dovesse dorarsi troppo prima della fine della cottura copri il folar con un foglio di alluminio.
- Sforna, fai raffreddare un po' e spennella il folar con marmellata a piacere, rendendo la superficie lucida.
Note
È davvero meravigliosa!
Peccato non poter allungare la mano per prenderne una fetta!
Grazie mille
Adoro tutti i pani, e questo deve essere buono.
Un augurio di Buona Pasqua a te!
Grazie mille Antonella, una Buona Pasqua anche a te.