Pensa ad un marshmallow arrostito sul fuoco e avvolto, come se fosse un sandwich, con una barretta di cioccolato e due biscotti graham. Una goduria vero? Sono i somo moro, o meglio conosciuti con il nome di s’mores.
Un dolce americano che può sembrare improvvisato, ma che ha una lunga storia. Consumato solitamente attorno ai falò estivi è tutt’altro che leggero, ma sicuramente super goloso e crea dipendenza. Ti basti pensare che il nome originale, some more, vuol dire “ancora un po’”.
La versione che ti propongo oggi è una versione rivisitata in occasione del re-cake 2.0 di questo mese. L’idea era quella di un brownie s’more, ma che io ho realizzato nella versione cupcake s’mores.
Da some more a s’mores
La prima ricetta ufficiale dei some more, così come li conosciamo oggi, fu pubblicata nel 1927 sulla guida scout “Tramping and trailing with the girl scouts”. Una guida nata per dare consigli alle ragazze su come essere delle brave scout.
La ricetta fu accreditata a Loretta Scout Crew (capo gruppo scout), che aveva elaborò questa ricetta per sfamare i 16 scout che doveva accudire. Due biscotti graham che chiudevano a sandwich del cioccolato e un marshmallow arrostito sul fuoco.
Quando però sia avvenuta l’evoluzione del nome da some more a s’more non si hanno notizie certo. Quello che sembra sicuro e che fino al 1971 era in uso il nome some more. Anche se vi sono fonti che affermano che già nel 1938 nella rivista “Programmi ricreativi per campi estivi”, si parlasse già di s’mores.
I precursori degli s’mores
Prima che gli s’mores arrivassero sul mercato così come li conosciamo noi, in passato vi sono stati dolci che sono stati definiti precursori di questi dolcetti.
Come le torte funebre vittoriane, delle torte preparata in onore del defunto, spesso ripiene di cioccolato e marshmallow.
Ma qualcuno afferma invece che siano un’evoluzione casalinga de mallomars o dei moonpies. Dei dolcetti americani composti da un involucro di cioccolato, con all’interno una base biscotto e un ripieno di marshmallow, arrivati sul mercato agli inizi del novecento.
I tre ingredienti principi degli s’mores
Per realizzare questo dolcetto veramente peccaminoso in realtà servono solo tre ingredienti, i cracker graham, il cioccolato e i marshmallow.
I marshmallow
I marshmallow sono sicuramente l’elemento più antico di questo trio. Il suo antenato sembra sia stato nato dalla malva di palude, una pianta indigena originaria dell’Eurasia e dell’Africa settentrionale.
Veniva estratta la linfa dalla radice, cotta e usata come medicina contro il mal di gola. Nel corso dei secoli questo processo subì delle variazioni, come ad esempio l’aggiunta di zucchero e uova. Saranno proprio i francesi, che nei primi dell’800 aggiungendo questi due ingredienti alla linfa di malva otterranno un impasto schiumoso che chiameranno paté de guimauve. Un composto venduto sia come dolcetto che per continuare a curare il mal di gola.
Ma la produzione manuale di questi primi marshmallow, costituita da un processo molto laborioso e lungo, li rendeva accessibili solo ai benestanti.
Solo alla fine del 1800, grazie al processo di meccanizzazione della produzione, e della sostituzione della linfa di malva con della gelatina, rese il prodotto accessibile a tutti. Tanto da essere usato per la produzione di molte caramelle. Oggi i marshmallow oltre a contenere gelatina, sono composti anche da amido di mais e sciroppo di mais.
Il cioccolato
Come i marshmallow anche il cioccolato è un ingrediente molto antico, consumato dai mesoamericani sia sotto forma solida che liquida già da molti secoli prima.
Anche il cioccolato come i marshmallow veniva usato in origine per le sue caratteristiche curative, ma la sua forma grezza e con un gusto tendente all’amaro non era tanto apprezzato. Il processo di industrializzazione lo rese molto più economico e appetibile per tutti.
E il 1875 quando Daniel Peter diete vita ad un processo che prevedeva di amalgamare il cioccolato con il latte e lo zucchero, creando così la prima barretta di cioccolato al latte. Ma solo quando Peter si uni alla compagnia della Nestle che la sua tavoletta divenne molto popolare e usata in molte ricette.
I cracker Graham
I cracker graham, nati nei giorni nostri rispetto agli altri due ingredienti (era il 1927) sono in realtà dei biscotti semi integrali tradizionalmente dalla forma rettangolare. Quando e perché questo biscotto sia diventato uno degli alimenti principi degli s’mores non si sa. Come è sconosciuta chi realmente abbia inventato questo biscotto. C’è chi afferma che sia stato lo stesso Graham, un fanatico religioso e che proclamava un certo tipo di alimentazione. Chi invece che siano stati i suoi seguaci dopo la sua morte.
Ma ti racconto meglio la loro storia in questo articolo.
I cupcake s’mores
Oggi gli s’more sono un vero e proprio must in America tanto da ispirare diverse varianti. Dalla crostata s’more al brownie s’more fino ai cupcake s’mores. Tutte varianti che orbitano intorno ai tre ingredienti principi il cioccolato, i cracker graham e i marshmallow.
Così anche i miei cupcake s’mores, un cracker graham dalla forma rotonda, un impasto a base di cioccolato e per finire una meringa di marshmallow che per rispettare la tradizione è stata fiammeggiata.
Non ti resta che provare questa variante, sicuramente un po’ più laboriosa di due biscotti acquistati, una tavoletta di cioccolato e un marshmallow industriale, ma vale veramente la pena provare non te ne pentirai.
Cupcake s'mores
Ingredienti
Per i Graham cracker
- 40 g di farina 00
- 50 g di farina integrale
- ¼ cucchiaino di cannella in polvere
- ¼ cucchiaino di bicarbonato di sodio
- 1/4 cucchiaino di lievito in polvere
- 1/4 cucchiaino di sale
- 45 g di burro non salato ammorbidito
- 35 g di zucchero di canna chiaro
- ½ cucchiaio di miele
- 1 tuorlo
Per i cupcake
- 60 g di farina 00
- 120 g di zucchero semolato assaggiare ed eventualmente aggiungerne altro
- 25 g di cacao amaro
- ¼ cucchiaino di sale
- ¼ di cucchiaino di lievito
- 115 g di burro fuso
- 2 uova grandi
- 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
Per la meringa di Marshmallow
- 2 albumi grandi a temperatura ambiente
- 100 g di zucchero semolato
- ¼ di cucchiaino di cremor tartaro o lievito per dolci
- ½ cucchiaino di estratto di vaniglia
Istruzioni
Preparate i Graham cracker:
- In una ciotola unisci le farine, la cannella, il bicarbonato di sodio, il lievito e il sale.
- Con un mixer elettrico monta a crema il burro, lo zucchero e il miele fino a quando non diventa soffice (ci vorranno da 2 a 3 minuti). Raschi i lati della ciotola di tanto in tanto per raccogliere il composto.
- Con il mixer a bassa velocità aggiungi il tuorlo e mescola fino a quando sarà amalgamato. Unisci la miscela di farina e mescola fino a quando non sarà tutta assorbita.
- Metti l’impasto (che sarà abbastanza morbido) su una superficie leggermente infarinata. Appiattiscila tra due fogli di carta forno uno spessore di ½cm) e fai riposare in frigo per almeno 30 minuti , o fin quando l'impasto non risulterà abbastanza sodo.
- Con l'aiuto di un taglia biscotti tondo di circa 6 cm ricava dei biscotti e bucherallali con l'aiuto di una forchetta.
- Trasferisci i biscotti su due teglie rivestite di carta da forno e rimetti in frigo per altri 30 minuti o finché l'impasto non sarà ben sodo.
- Preriscalda il forno a 180° gradi e cuoci i Graham cracker per 12 minuti o fino a quando non saranno dorati. Trasferiscili su una gratella a raffreddare, diventeranno più croccanti
Per i cupcake:
- Prepara 8 stampi di carta per cupcake ( 6x 4 cm) e posiziona alla base di ogni stampo un biscotto Graham.
- In una ciotola versa la farina, lo zucchero, il cacao, il sale e il lievito.
- In un'altra ciotola unisci il burro, le uova e la vaniglia e mescolate bene.
- Unisci ora gli ingredienti umidi a quelli secchi e mescolate bene e velocemente. Non lavorare troppo l'impasto.
- Versa ora l'impasto negli stampi da cupcake e riempi ogni stampo per ¾. Cuoci per circa 20 minuti a 180° ( forno preriscaldato). Farà fede la prova stecchino. Fai raffreddare.
Preparate il topping di marshmallow:
- In una ciotola, unisci gli albumi, lo zucchero e il cremor tartaro e ponila su una pentola con dell'acqua per procedere con il bagnomaria. Fai attenzione che la ciotola lambisca appena l’acqua ma non la tocchi. Mescola gli albumi con una frusta finché lo zucchero non sarà sciolto e avrà raggiunto la temperatura di 71 gradi (ci vorranno 4-5 minuti). La miscela diventerà prima spessa, poi schiumosa.
- A questo punto trasferisci il tutto in una planetaria, aggiungi la vaniglia e lavorate la meringa ad alta velocità finché non sarà lucida e ben ferma (dovrà fare il classico becco).
- Con l'aiuto di una sac à poche o semplicemente con un cucchiaio distribuisci la meringa sopra i cupcake freddo e prima di servire fiammeggia la superficie con un cannello, oppure metti tutto in forno con il grill acceso per qualche minuto, giusto il tempo di colorare la meringa e servi.