Le chiacchiere
Fritte in olio, nello strutto o al forno le chiacchiere sono le regine indiscusse del carnevale. Dai molteplici nomi, come frappe, bugie, crostoli, frittole…queste cialde croccanti ricoperte di zucchero a velo e a volte anche ripiene, scandiscono il tempo che passa con il loro arrivo.
Già a fine gennaio è possibile acquistarle quasi ovunque, messe lì a disposizione di tutti, come a ricordarci che una delle feste più popolari e allegre che ci sia, è alle porte.
Ma sai che questa semplice cialda ha un’origine antichissima?
In realtà esistono due storie interessanti, ma diverse tra loro, che raccontano quando siano nate le prime chiacchiere di carnevale. La prima è quella considerata dagli storici la più attendibile, ma lascio decidere a te quale sia la più credibile.
Storia e origine delle chiacchiere
Venivano chiamate frictilia, ed erano delle semplici frittelle composte da farina e uova, cotte nel grasso del maiale e cosparse di miele. Erano dei dolcetti risalente ai tempi dei romani e realizzati in occasione dei festeggiamenti Saturnali. Una festività molto simile al nostro carnevale, che portava il popolo romano ad invadere le strade, e che si svolgeva prima della Quaresima.
La semplicità nella preparazione, e il minimo costo delle frictilia, permetteva alle donne romane di preparane in quantità elevate, per poi venderli al popolo durante i festeggiamenti.
A confermare che questa prima storia, sia la più credibile, vi è il libro di Apicio ,“De re coquinaria”. Dove l’autore racconta di piccole frittelle a base di uova e farina di farro, fritte nello strutto e poi immerse nel miele, preparate in occasione appunto delle feste di Saturnia.
La seconda storia è considerata più una leggenda.
Si narra che la Regina di Savoia, chiese al cuoco di corte, Raffaele Esposito, la preparazione di un dolce da poter servire ai propri ospiti, durante le loro “chiacchiere” (conversazioni). Ed ecco che Esposito realizzo queste piccole cialde molto gustose, che chiamò appunto chiacchiere, che riscossero subito molto successo a corte.
Le chiacchiere di carnevale oggi
Le chiacchiere di carnevale di oggi, non sono molto lontane dalle romane frictilia. La composizione base è sempre quella di farina e uova con aggiunta di strutto o burro e una nota alcolica, che varia a seconda della regione.
Una piccola variazione la subisce la tecnica di cottura. Se in origine venivano fritte in abbondante strutto, oggi si predilige dell’olio possibilmente di arachidi. E per i più salutisti, la versione delle chiacchiere al forno riscuote il suo successo.
Come quella che ti propongo oggi io.
Per quanto riguarda la decorazione la più classica e lo zucchero a velo, ma anche questa fase della ricetta subisce delle variazioni a secondo di dove ci si trova. Dallo zucchero semolato al miele, dal cioccolato fuso al sanguinaccio dolce o di cioccolato.
Il sanguinaccio dolce per le chiacchiere di carnevale
Se ti stai chiedendo cosa sia questo sanguinaccio di cioccolato, il cui nome un po’ fa riflettere, non è altro che una crema al cioccolato.
La ricetta originale prevedeva l’aggiunta di sangue fresco di maiale alla crema, procedimento da cui nasce il nome, e servito con le chiacchiere fritte.
La fortuna, per quanto mi riguarda, e che dal 1922 sembra che la vendita del sangue di maiale sia stata vietata. Lasciando posto solo ad una buonissima crema al cioccolato con cannella.
Abbiate pietà, ma solo al pensarci ….
Le chiacchiere al forno ricetta di Iginio Massari
La ricetta che ti propongo oggi è quella delle chiacchiere al forno. Direi che sarebbe meglio iniziare questo periodo con qualcosa di leggero. Che dici?
Si lo so, in realtà non è del tutto vero che la ricetta sia leggera. Perché in realtà ti propongo di servirle con il sanguinaccio dolce. Ma d’altronde siamo o no a carnevale? Già abbiamo evitato il fritto, penso che basti.
Ho voluto provare la ricetta delle chiacchiere di Iginio Massari, e proporle in una versione al forno senza nessuna variazione.
Quindi se volete potete replicarle anche in versione fritta. Il risultato? Si tratta di una ricetta di Iginio Massari, e il risultato non poteva che essere eccezionale.
A mio avviso, mille volte meglio di tutte quelle ricette che ho testato fin ora, proposte come ricette calibrate per una cottura al forno.
Anche per questa ricetta ho avuto il supporto del forno De’Longhi Cookers SLM 7T PPP ED, ma questo te lo racconto meglio nel paragrafo giù.
Forno De’Longhi SLM 7T PPP ED
Entrato a far parte a pieno della mia routine quotidiana e presa la confidenza con il forno De’Longhi SLM 7T PPP ED della Linea Slim Glass, tutto diventa più semplice.
Si tratta di una collaborazione che già va avanti da qualche mese, e che mi ha permesso di provare varie ricette e varie funzioni.
Se sei curioso basta che clicchi su De’Longhi Cookers e vedrai tutte le ricette che ho realizzato fin ora per loro, utilizzando il forno e non solo.
Anche questa volta mi sono avvalsa della Funzione Cottura Tradizionale impostando la temperatura a 160°C, (ma sappi che la temperatura può raggiungere anche i 300°C, permettendoti di usare la funzione pizza). Riscaldando sia gli elementi inferiori che superiori, questo ha permesso una diffusione del calore in modo naturale e uniforme all’interno del forno.
In più con il piatto dolci, un vassoio in alluminio dalla superficie piatta e antiaderente, ho avuto una distribuzione del calore in modo uniforme. Ottenendo una cottura delle chiacchiere al forno perfetta, ed anche con qualche bolla come se fossero fritte. La nota più importante per i salutisti e per chi vuole ottenere delle vere chiacchiere al forno, è che non necessita di burro oppure olio, né tantomeno di carta forno.
Verranno perfette.
Sei alla ricerca di altre idee per carnevale? Dai un occhio qui.
Chiacchiere al forno di Massari
Ingredienti
- 350 g di Farina manitoba
- 150 g di Farina 00
- 60 g di Zucchero semolato
- 60 g di Burro morbido
- 175 g di Uova circa 3 uova
- 5 g di Sale fino
- 50 g di Marsala o Grappa
- La buccia grattugiata di un limone non trattato
- 1 cucchiaino di estratto di Vaniglia o i semini di una bacca
Sanguinaccio Dolce
- 250 ml di Latte leggermente tiepido
- 150 g di Zucchero semolato
- 25 g di Maizena
- 60 g di Cacao Amaro
- 25 g di Burro a temperatura
- 25 g di Cioccolato fondente tritato
- 1/2 cucchiaino di Cannella
Istruzioni
- In planetaria (gancio) o a mano sul piano da lavoro, versa la farina setacciata e poi al centro lo zucchero, il burro morbido, le uova, il sale, il marsala, la buccia grattugiata di limone, la vaniglia.
- Impasta fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.
- Lascia riposare l’impasto, coperto con pellicola alimentare, a temperatura ambiente per un’ora circa.
Sanguinaccio dolce
- Mescola la maizena, il cacao e lo zucchero e versa il tutto in una pentola. Aggiungi il latte lentamente continuando ad amalgamare, e metti tutto sul fuoco per far addensare la crema.
- Aggiungi ora la cannella, il cioccolato tritato e il burro, mescola fino ad amalgamare il tutto. Lascia raffreddare
Completamento delle chiacchiere
- Trascorso il tempo di riposo, stendi la pasta molto molto sottile con il matterello o con la sfogliatrice (io ho steso a mano) poca per volta, tenendo la rimanente sempre coperta da pellicola alimentare.
- Ricava dei rettangoli, non troppo stretti, circa 6x10, con la rotella tagliapasta e incidili al centro.
- Posizionali sulla teglia e infornali a 160° per circa 10 minuti o fino a una leggera doratura.
- Lasciali raffreddare e spolverizza la superficie con lo zucchero a velo. Servili con il sanguinaccio dolce.