Hai mai sentito parlare del bannock? Si tratta di un antico pane le cui origini sembrano appartenere alla cultura gastronomica scozzese. Diffuso anche in America esistono diverse varianti di questo prodotto, che in realtà può essere definito un mix tra un pane cotto in padella e una piadina italiana più spessa.
Qualcuno asserisce che potrebbe essere l’antenato dei famosi scones inglesi. Ma questa è un’altra storia.
Come dicevo esistono diverse varianti, dalla versione tradizionale molto più simile a un pane azzimo a quella dolce e soffice.
Ma ti spiegherò meglio giù.

La storia dei bannock scozzesi
Il termine bannock sembra che abbia origini celtiche o latine, e deriva da bannach, termine scozzese che significa torta, proprio per la loro forma tonda. L’impasto originale dei bannock era molto umido, realizzato con farina d’avena o d’orzo, molto diffuse in Scozia. La forma era quella di una focaccia tonda, ma la mancanza di lievito rendeva l’impasto pesante, anche se il gusto era molto definito, grazie all’uso di avena e orzo.

La cottura avveniva su una piastra in ghisa riscaldata dalla brace, su cui veniva fatto cuocere come un unico impasto poi tagliato a spicchi, o formando tante piccole focaccine. Questa versione è conosciuta anche con il nome di bannock di Beltane.
Oggi però in Scozia, il termine generale bannock, viene usato per identificare prodotti da forno molto simili a quello originale, o per descrivere una focaccia di grandi dimensioni. Inoltre sono ormai molto diffuse varianti realizzate con farina di frumento e con l’aggiunta di bicarbonato o altri agenti lievitanti.
Tra queste vi è la famosa Selkirk bannoch, una versione molto simile ad una torta, arricchita con zucchero spezie e frutta secca.
Il bannock americano
Si racconta che furono i primi coloni scozzesi, che tra il XVII e XIX secolo, portarono i primi bannock nel nuovo mondo. Ed è proprio qui che nascono altre varianti di questo “pane” molto particolare.
Anche se qualcuno crede che esistessero già, prima che arrivassero gli scozzesi.
La versione più antica americana, resta comunque il bannock di quamas, preparati dai nativi americani principalmente con i bulbi di camassia. Alla quale potevano aggiungere anche linfe di alberi, licheni, muschio ed erbe selvatiche.

I bulbi di camassia una volta raccolti, puliti ed essiccati, venivano tagliati e schiacciati fino a ridurli in poltiglia. Preparato l’impasto e data la forma tonda a pagnotta, per poi essere cotti tradizionalmente per diverse ore sotto terra.
Altri metodi antichi di cottura tradizionali dei bannock avvenivano nei in forni a pietre, d’argilla o sulla brace. In mancanza di padelle in ghisa, spesso l’impasto dei bannock veniva, e avviene tutt’ora, attorcigliato ad un bastoncino di legno, come fosse uno spiedino e cotto sulla brace.
Oggi in America il bannock viene chiamato anche fry bread. E viene preparato con diverse farine, come ad esempio quella di mais, e in alcune versioni sembra che contenga anche un uovo e del burro. La cottura, oltre ad essere realizzata in padella senza nessun grasso o in forno, spesso si usa friggerlo con un grasso animale o vegetale.
Realizzando quelle che potrebbero essere definite più delle frittelle di pane che una semplice focaccia.
Ma come si consuma il bannock?
Generalmente il bannock, indifferentemente dal tipo di cottura, fritto o al forno viene consumato per la colazione o per la merenda, tagliandolo a metà e spalmandolo con del burro e con della marmellata. Ma anche per accompagnare zuppe o per un antipasto alternativo con formaggi e salumi.

Il mio bannock
Come avrai capito la versione del bannock sono veramente tante. Variano a secondo del luogo e degli ingredienti usati, cosi come per la cottura.
Riuscire a dare un elenco preciso è difficilissimo, ma ho cercato di raccontarti, brevemente quelli che sono le versioni più importanti e più conosciute.
Per quanto riguarda la versione che ti propongo io, ho optato più per una versione moderna con aggiunta di lievito, sostituendo anche la semplice acqua con del latticello. Sostituendo la farina d’orzo o di avena che non sono riuscita a reperire, con quella di soia.
Per la cottura del bannock ho optata per la cottura in padella, sfruttando il mio nuovo piano cottura ad induzione.

Ho anche deciso di provare la cottura con e senza burro.
Fatta scaldare la padella, ho cotto la prima focaccia senza aggiungere nessun grasso, circa 5 minuti per lato. Con il risultato di un bannock saporito ma leggermente più asciutto.
Per la seconda focaccia ho voluto aggiungere una piccola noce di burro, una volta sciolta o fatto cuocere il mio bannock, cica 5 minuti per lato. Il risultato? Sicuramente un bannock un po’ più soffice.
Entrambi le versioni le ho usate per accompagnare la mia vellutata di zucca, ed entrambe si sposavano benissimo con questa crema.
Ora resta a te scegliere come deve essere il tuo bannock.
Piano cottura ad induzione della De’Longhi
Ho già avuto modo di presentarti il mio nuovo piano cottura ad induzione con comandi “touch control” della De’Longhi (Pin 65 TC), in occasione della ricetta degli “gnocchi di susine”.
In quell’occasione ti avevo raccontato del suo piano in vetroceramica e delle 4 zone ad induzione e touch control che permettono di cucinare in sicurezza, grazie soprattutto al tasto sicurezza bambini.

Inoltre devi sapere che è dotato anche della possibilità di poter non solo programmare lo spegnimento, per una o più zone di cottura.
Ma anche di poter mettere temporaneamente in pausa qualsiasi tipo di cottura, sia quelle manuali che quelle programmate con lo spegnimento automatico.
Ricorda che però non puoi utilizzare qualsiasi tipologia di pentola sul piano ad induzione, un modo furbo per verificare se le tue pentole sono adatte per questa tipologia di piano è quella con magnete. Se il magnete si attacca, la pentola o la moka sono adatte a questa tipologia di piano cottura.
Se sei in cerca di altre idee per i tuoi panificati, guarda anche qui.

Bannock il pane scozzese
Ingredienti
- 180 g di Farina d'Avena o d'Orzo io ho usato quella di soia
- 100 g di Farina 0
- 5 g di Bicarbonato
- 5 g di Lievito istantaneo o cremor tartaro
- Un pizzico di Sale
- 180 g di Latticello
Istruzioni
- Versa in un recipiente le farine con il bicarbonato e il lievito, mescola e setaccia. Aggiungi il sale e il latticello. Lavora l'impasto qualche minuto, giusto il tempo di lavorare bene gli ingredienti ed ottenere un panetto compatto.
- Dividi il panetto in due, stendi ogni panetto, su un piano infarinato, formando una focaccia non troppo sottile, da 1 a 0,5 cm di spessore. Se hai di bisogno aiutati con il mattarello . Con lo stesso mattarello pressando sull'impasto, forma una croce in ogni bannock , ti aiuterà al taglio successivamente.
- nota: e in questo momento, come ti dicevo su che dovrai decidere se aggiungere una piccola noce di burro in padella o no.
- Fai scaldare bene la padella, e cuoci ogni bannock circa 5 minuti per lato. Gusta preferibilmente caldi.