I pancakes sono per antonomasia il simbolo della colazione americana. Quando sentiamo questo nome inevitabilmente, l’immagine che ci sorviene è composta da una pila di frittelle più o meno soffici, irrorate da una cascata di sciroppo d’acero.
Come tante persone, ho sempre pensato che i pancakes fossero nati tra le mura di una cucina americana. Ma in realtà, loro sono riusciti a rendere propria una ricetta arrivata dall’oltreoceano, tanto da diventare uno dei simboli della gastronomia americana.
L’origine dei pancakes e il giro del mondo
I primi pancakes in Grecia
Le prime tracce di quelli che vengono definiti gli antenati dei pancakes, risalgono al 500 a.C. tra le terre greche. I primi a parlarne furono Cratino e Magnete, due commediografi greci che menzionarono nei loro poemi piccoli dolci tondi, composti da acqua, olio d’oliva e farina. Cotti in piccoli tegamini, dal quale prenderanno il nome (teganites o tagenites), per poi essere serviti a colazione con abbondante miele.
Le alicia romane
Come accadeva a quei tempi, l’influenza tra i greci e i romani era molto forte un po’ in tutti i campi, cosi anche in quello culinario.
Si racconta che i patrizi consumassero spesso una versione speziata dei teganites, chiamata alicia dolcia. Da lì, il passo per diffondere queste frittelline in tutta l’Europa fu abbastanza semplice, considerando la storia dei romani.
Ma devi tenere presente che all’epoca non esisteva ancora nessun agente lievitante, e di conseguenza le alicia o i teganites erano più sottili. Molto più simili a delle crepes francesi che ai pancake di oggi.
Le varianti europee dei pancakes
La diffusione in Europa dei primordiali pancakes ha dato vita ad altre varianti. In Germania, ma anche in Austria e nel Trentino Alto Adige, ancora oggi è possibile gustare kaiserschmarrn. Una variante simile ai pancake ma tagliati a quadrotti grossolanamente, e serviti con una spolverata di zucchero a velo, frutta fresca o secca o marmellata di mirtilli.
In Olanda venne affinata la ricetta che porto ai pannekoek, frittelle molto più simili a delle crepes, serviti una sopra l’altra con zucchero a velo e sciroppo, e i poffertjes delle versioni in miniatura dei pancake americani, molto soffici e serviti ricoperti da zucchero a velo e burro.
Quando venne coniato il termine pancakes?
Per capire quando e chi abbia coniato la parola pancakes, dobbiamo volare in Inghilterra. Non si ha una data certa di quando nasca questo nome e del perché. Ma secondo alcune fonti, già nel 1400 in alcuni testi inglesi si parlava di pancakes, e solo nel Medioevo iniziarono ad essere consumati in tutta l’Europa, e persino in Russia.
Ma quando arrivano i pancakes in America?
La nascita dei pancakes in americani
Quando siano arrivati i pancake in America, non si ha una data certa. Si pensa che con la scoperta del nuovo mondo, ogni popolo portasse con sé le proprie tradizioni gastronomiche, e con queste anche quelle dei pancake.
Qui nel corso del tempo gli americani apportarono la modifica più importante di questa ricetta, e cioè l’aggiunta del lievito. Questa modifica rese queste frittelle alte e soffici, differenziandoli di molto dalle crepes.
Ecco cosa serve per realizzare la ricetta dei pancakes originale
Oggi i pancakes sono realizzati in diverse varianti, con uova intera o solo con bianchi d’uovo, con latticello o senza, proteici e non … insomma le varianti sono veramente tante. Ma quelli tradizionali si realizzano in un solo modo. Uova intere, farina, latte, zucchero, lievito e latticello.
Si mescola il tutto fino ad ottenere una pastella più o meno densa, ma neanche eccessivamente liquida. La nota importante e non lavorare troppo l’impasto, per poi cuocerlo in piccole quantità in una padella leggermente unta di burro, qualche minuto per lato.
Il Regno Unito e il pancake day
In passato gli alimenti base per la realizzazione dei pancake quali uova, burro e latte erano vietati durante il periodo quaresimale. Così il giorno prima dell’inizio del digiuno, quello che noi possiamo definire il martedì grasso, era usanza fare una grande abbuffata di pancake. Quel giorno prende il nome di “shrove tuesday” cioè il pancake day.
Si tratta di una vera e propria scorpacciata di frittelle, attorno cui erano state costruite molte usanze.
Le usanze del pancakes day
Durante il pancake day era in uso, e lo è tutt’ora dare vita a diversi eventi un po’ in tutto il Regno Unito.
Ad esempio in Irlanda veniva concesso il pomeriggio libero dal lavoro a molte ragazze, soprattutto a quelle in età da matrimonio. Le quali avevano il compito di preparare molti pancake, e soprattutto di far girare il pancake con un colpo di padella. Un po’ come si tende a fare con la frittata.
La ragazza che riusciva in questa impresa senza far cadere la frittella a terra, si sarebbe sposata entro l’anno.
In Scozia si usava e forse si usa ancora, nascondere un piccolo portafortuna tra l’impasto, chi l’avrebbe trovato, presto si sarebbe unita alla propria anima gemella.
A Londra si festeggia con una maratona, chiamata “pancake race”. I partecipanti devono correre con un grembiule ed una padella in mano, cercando di far girare il pancake.
Questa tradizione sembra sia nata intorno al 1445 a Buckinghamshire. La storia racconta, che proprio il martedì grasso, una donna arrivò di corsa in chiesa con in mano una padella e il suo pancake.
Il perché di questa corsa non si sa, quello che sembra certo e che dopo questa storia, dagli anni ’50 ogni martedì grasso si corre con le padelle in mano.
De Longhi Cookers e i pancakes
Vi sono veramente tante altre storie da raccontare intorno a quella che può sembrare una semplice frittella. Ma penso che sia arrivato il momento di metterci ai fornelli.
Io questa volta mi sono affidata al mio piano cottura ad induzione con comandi “touch control” della De’Longhi (Pin 65 TC),te ne avevo già accennato in qualche altra ricetta come ad esempio quella degli gnocchi di susine.
Ti avevo raccontato che questo piano cottura è dotato di comandi “touch control”, con 4 piani ad induzione.
Con un dispositivo di sicurezza che si attiva in caso di surriscaldamento, per ogni zona di cottura.
Oltre ad avere un timer di autospegnimento programmabile, che ti permette di cuocere in tutta sicurezza, ed evitare di dimenticarti la pentola sui fornelli.
Pancake ricetta originale
Ingredienti
- 150 g di Farina 00
- 10 g di Zucchero
- 1/2 cucchiaino di Lievito per dolci
- 1/4 cucchiaino di Bicarbonato di sodio
- un pizzico di sale
- 220 g di Latticello oppure vedi nota
- 1 Uovo a temperatura ambiente
- 40 g di Burro fuso + burro per la cottura
- q.b. Sciroppo d’acero e frutta fresca
Istruzioni
- Setaccia la farina e versala in un recipiente insieme allo zucchero, il sale, il lievito e il bicarbonato di sodio, metti da parte.
- In un’altra terrina, amalgama il latticello con l’uovo e il burro fuso ma freddo. Unisci i due composti, quello liquido con quello secco, velocemente ma senza lavorare troppo il composto.
- Scalda una padella antiaderente, versa una piccola noce di burro e con l'aiuto di un fazzoletto distribuisci il burro su tutto il fondo. Con l'aiuto di un mestolo versa un piccola quantità di pastella in padella e fai cuocere per circa 2-3 minuti . Quando sarà cotto si staccherà con facilità dal fondo. Gira e fai cuocere altri due minuti dall'altro lato. dovrà essere ben dorato.
- Continua così fino alla conclusione della pastella e servi subito con sciroppo d'acero e frutta fresca a piacere.